domenica 7 giugno 2015

Il Racconto dei Racconti - un C’era una volta per adulti!

Martedì 26 maggio sono andata al cinema per vedere un film fiabesco, di genere drammatico “Il racconto dei racconti” regia di Matteo Garrone.
Sono stata subito convinta ad andare al cinema, dopo aver visto la locandina del film; questi colori così tenui e romantici sembra di voler portare lo spettatore in un’altro mondo.
Il Film è tratto dal racconto napoletano scritto dal 1634 al 1636 dallo scrittore Giambatista Basile nome del racconto “ Lo cunto de li cunti” ovvero “lo trattenemiento de peccerille” traduzione in italiano “trattenimento per i bambini”. 
Un'illustrazione della raccolta
ad opera di Franz von Bayros
Come dicevo il film è tratto da questo racconto, in questo libro ci sono 50 fiabe raccontate da 50 novellitrici in 5 giorni... il regista estrapola 3 fiabe “ La regina, La pulce, Le due sorelle” secondo la mia opinione se si realizzavano 5 film ogni film rappresentava un giorno del racconto, il progetto era da 10 su 10.
La mia votazione del film è di 8 su 10.


Comunque, le fiabe sono tre come dicevo è si intrecciano dalla - La regina di Selvascura, (personaggio dato all’attrice Salma Hayek), che non riesce più a ridere perchè non riesce ad avere figli, dalla giovane principessa Viola (Bebe Cave) che desidera trovare un bel principe azzurro - La pulce  - Le due sorelle ... di tarda età che riscoprono l’amore.
La storia è in chiave femminile e in queste storie ogni personaggio crea allo spettatore un momento di riflessione come a ogni fiaba; sul coraggio di sfidare anche ciò che si ama, sull’amore sano e folle, ma soprattutto sulle conseguenze delle proprie azioni.

La scena forse più difficile da vedere è stata quella della povera sorella sempliciotta Imma della “giovane” regina Dora, che si fa scorticare viva credendo di ringiovanire...
“Quando si pensa solo a se stessi, si rimane soli e con rimpianti.” questo è sempre stato un mio pensiero e dopo aver visto la storia com’è andata a finire ne sono ancora più convinta.

Le scene sono molto forti, ma anche molto belle ad esempio come il re di Selvascura (John C. Reilly) che cerca di uccidere il drago del lago per amore della regina, la scena è bellissima fiabesca, anche se c’è un finale triste.

Andate al cinema il film è molto bello.
Ciao S.

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